9 Aprile 2025 – EMENDAMENTO CANTÙ: BOCCIATO

Apprendiamo con soddisfazione che l’emendamento presentato dalla senatrice Maria Cristina Cantù al disegno di legge 1241 (“Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie”) è stato BOCCIATO in Commissione Bilancio del Senato, nella seduta di ieri, con un sonoro ‘Parere contrario ai sensi dell’art. 81 Cost.’ da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
L’emendamento che rischiava di intaccare il diritto alla salute delle persone più fragili, non autosufficienti, è stato fermato e dovrà essere stralciato dal ddl.
Per noi, che abbiamo da subito espresso viva preoccupazione in merito, è un’ottima notizia, che ci conferma l’importanza del lavoro che volgiamo di monitoraggio e di controllo delle proposte legislative che possono ledere i diritti fondamentali delle persone e delle famiglie con disabilità, con ricadute impattanti sulla loro qualità di vita.
Questo risultato segna un importante cambio di passo sull’impostazione generale che questo ddl stava rivelando, con ricadute anche sul quadro del bilancio statale.
Ricordiamo che l’emendamento, approvato il 6 marzo scorso in Commissione Affari sociali del Senato, proponeva la separazione delle spese socio-assistenziali di rilievo sanitario da quelle prettamente sanitarie, escludendole dal budget del Servizio sanitario nazionale (SSN).
Confad Aps ha espresso immediato timore per i comprensibili (e più che potenziali) effetti che avrebbero impattato negativamente sulla vita delle persone con disabilità e sulle loro famiglie.
Pertanto, abbiamo ritenuto necessario scrivere, insieme con ANFFAS Nazionale, una lettera ai ministri della Salute, del Lavoro e della Disabilità, sottolineando come tale proposta fosse anticostituzionale, in contrasto con i Livelli Essenziali di Assistenza e con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Il diritto alla salute non si tocca.
Riteniamo che la nostra voce, insieme all’impegno di tante altre, abbia in qualche modo scosso l’attenzione della politica, che, attraverso il momento della revisione, ha arginato i rischi di questo pericoloso emendamento.
Cogliamo l’occasione per rinnovare l’auspicio che il mondo associativo possa muoversi sempre più compatto nelle battaglie che portiamo avanti. Continueremo a monitorare le proposte legislative per garantire la tutela dei diritti fondamentali delle persone con disabilità, nel pieno rispetto di quella dignità della persona che spesso non solo non è tenuta nella giusta considerazione, ma a volte si tenta persino di calpestare.
Alessandro Chiarini
Presidente CONFAD Aps
